Tra le principali aggressioni documentate dall'Osservatorio dei Giornalisti di Cerigua si trovano quelle fisiche e verbali, intimidazioni, arresti arbitrari, arresti e minacce, e chiusura di radio comunitarie.
Fino ad oggi si contano 30 aggressioni contro i principi di libertà di espressione e di stampa a livello nazionale, sei casi in più che nello stesso periodo del 2013, in 14 dipartimenti.
A dispetto delle costanti violazioni commesse contro questa corporazione, per le quali sono stati indicati governo, agenti di sicurezza e funzionari pubblici, l'Ufficio dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti umani (OACNUDH), non ha fatto riferimento a queste nelle sue ultime relazioni.
Nella sua recente visita in Guatemala, l’Alto Commissario Aggiunto, Flavia Panserini, non ha affrontato in profondità il tema della sicurezza dei giornalisti, ma ha evidenziato l'iniziativa di creare un meccanismo di protezione a beneficio di questa corporazione, come ha annunciato l’Esecutivo.
Il programma, che era stato proposto da Cerigua insieme a otto organizzazioni di stampa dipartimentale nel 2012, avrebbe dovuto iniziare a funzionare durante il corso del 2014, tuttavia fino al momento non è stata scelta la persona che realizzerà questo strumento.
Allo stesso modo, la relazione dei lavori del 2013 presentata dall'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani in Guatemala, unicamente ha segnalato la creazione di questo programma.
Nello studio, l'Ufficio non si è riferito a nessuno dei gravi casi commessi contro la stampa lo scorso anno, solo ha dato enfasi al fatto che dopo l'assassinio di quattro giornalisti, il governo ha deciso di creare un meccanismo speciale per la difesa di questa corporazione.
CERIGUA, 23/05/2014