Durante l’atto, è stata ascoltata la testimonianza dell'analista Kate Doyle, del National Security Archive di Washington, la quale ha detto che secondo il Diario Militare e l'Archivio Storico della Polizia Nazionale "l'Esercito pianificò la strategia, e la polizia operò come strumento delle operazioni"
Kate Doyle indicò che "è fondamentale sottolineare che lo Stato del Guatemala ha occultato l'informazione sul conflitto armato interno",e le informazioni sono state scoperte per caso ritrovando l'Archivio della Polizia Nazionale.
Nell'udienza ha dichiarato anche Manuel Vásquez, della Procura, che ha confermato che l'Esercito non ha facilitato le informazioni relative ai casi di sparizione forzata. "Quelle informazioni furono bruciate", afferma Vásquez, che così ha detto al Ministero della Difesa.
La CIDH ha ascoltato la testimonianza di Efraín García, padre di Lucrecia García Escobar, rapita 30 anni fa. "Credo" che sia morta, dichiarò García, raccontando che l’ha cercata in ospedali e prigioni senza risultati.
Mentre l'udienza proseguiva a Guayaquil, Ecuador, familiari che non hanno potuto viaggiare si sono riuniti negli uffici della Fundación Myrna Mack. Lì era presente Natalia Gálvez, che reclama giustizia per la scomparsa di suo figlio Carlos Guillermo Ramírez Gálvez, sparito il 14 febbraio 1984.
"Willy è stato portato via", sono state le parole con le quali il marito di Natalia le diede la notizia. La madre di Guglielmo sa che lo torturarono per 21 giorni come risulta nel Diario Militare. Natalia non perde la speranza di "abbracciarlo", afferma.
CEG, 24 - 30 aprile 2012