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domenica 22 gennaio 2012

573 - UN TERZO DEI GIOVANI CONSIDERA LA POSSIBILITA’ DI EMIGRARE ALLA RICERCA DI MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA

Con "l'intenzione di migliorare le proprie condizioni di vita", 1.176. 435 giovani, poco meno di un terzo della gioventù guatemalteca, stimata in 4,2 milioni, considera in futuro emigrare negli Stati Uniti, mentre 489.652 hanno manifestato di "pensare di trasferirsi in un paese centroamericano." Così ha informato il coordinatore generale della Prima Inchiesta Nazionale della Gioventù (Enju), Bienvenido Argueta, durante la presentazione dello studio.
"Un aspetto molto vistoso di questa relazione è la gran quantità di giovani che considera la possibilità di emigrare all'esterno nel futuro. Questo riflette le scarse prospettive che questo segmento della popolazione ha nel paese e l'obbligo di implementare azioni pubbliche che aprano spazi per lo sviluppo dei giovani", afferma la relazione.
Di uguale maniera, la relazione risalta che "la maggior parte degli uomini ha mostrato il proprio interesse a migrare negli USA", mentre la maggioranza delle donne "preferisce come meta l'America Centrale."
Del totale di giovani, "il 25,2% degli indigeni dice che ha pensato di trasferirsi negli USA, mentre i non indigeni che hanno pensato al trasferimento sono il 29,6%" "Nel caso della migrazione verso paesi centroamericani, i non indigeni superano lievemente gli indigeni", aggiunge l'indagine.
Secondo l'Enju, il 63,5 % della popolazione giovane non possiede un lavoro, mentre il 5,1% ha avuto accesso all'educazione superiore.
In questo senso, Jorge Santos, del Centro Internazionale per Investigazioni in Diritti umani (CIIDH), ha considerato che queste aspettative sono il prodotto di "un modello di sviluppo economico altamente escludente". Ha sottolineato come "negativa" la migrazione di giovani guatemaltechi all’estero, perché "le condizioni sotto le quali si realizza la migrazione sono, in troppe occasioni, infraumane".  
CEG, 10-16 gennaio 2012