Barilli ha detto che secondo le statistiche a disposizione, il numero di emigranti è più elevato dell'anno precedente, poiché le condizioni di povertà ed estrema povertà della popolazione aumentano, senza che siano azioni per risolvere queste problematiche.
Annualmente nella Casa dell'Emigrante si ricevono circa 6.000- 7.000 mille persone, alle quali sono offerti alloggio e alimentazione, e nella maggioranza delle casi, medicine ed inoltre vestiti, inoltre ha affermato che si prevede che quest’anno sarà superata la media degli emigranti accolti in altri anni.
Tecún Umán è il luogo di maggiore transito di persone che entrano nel territorio messicano, tuttavia, per evadere il controllo della Polizia, un'alta percentuale utilizza i varchi frontalieri che si trovano nei municipi di Tacaná, Sibinal, Tajumulco, Malacatán ed Ocós, dove i rischi aumentano, perché sono percorsi lunghi, sconosciuti, isolati e montagnosi, ha detto l'intervistato.
Quel municipio è anche il luogo dove si registrano più furti, assalti, sequestri e uccisioni per l'attività delle reti del crimine organizzato e del narcotraffico, lì i viaggiatori sono vittime di inganni da persone che offrono loro un viaggio sicuro, e da commercianti di bestiame che li portano in luoghi dove sono sfruttati dal punto di vista lavorativo e, nel caso delle donne, dal punto di vista sessuale in postriboli.
L'incremento dell'affluenza di emigranti verso gli Stati Uniti si attribuisce alle riforme alla Legge di Migrazione che sono in discussione, le quali riconoscono la necessità di lavoratori agricoli nella costruzione e nelle fabbriche, tuttavia quell'iniziativa non favorirà i guatemaltechi, ha detto il religioso.
In conclusione, Barilli ha sottolineato la necessità di una campagna intensa di informazione nella regione, specialmente in San Marcos, che è il secondo dipartimento con maggiore indice di popolazione migrante, per questo lo Stato, le chiese e le organizzazioni della società civile devono unire sforzi per contrastare il fenomeno.
Cerigua, 22/06/2013